Compara Arie | ||
06/02/1729 Roma
L. Vinci (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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Saper bramate tutto il mio core? Non vi sdegnate, lo spiegherò. Mi dà diletto l'altrui dolore perciò d'affetto cangiando vo. Il genio è strano, lo veggo anch'io; ma tento invano cangiar desio, l'istesso Ircano sempre sarò. |
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Fonti : | ||
n. 15 aria; atto.scena : 2.04; p. 47 Ircano: G. Berenstadt L. Vinci (comp.), P. Metastasio (lib.) Semiramide riconosciuta** Roma, Zempel e de Mey, [1729] 06/02/1729 Roma, Teatro delle Dame n. 13 aria; atto.scena : 2.04; p. 40 Ircano: M.C. Negri L. Vinci (comp.), P. Metastasio (lib.) Semiramis riconosciuta* London, T. Wood, 1733 30/10/1733 Londra, King's Theatre in the Haymarket |