Compara Arie | ||
carn. 1730 Livorno
L. Vinci (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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Sento voce del popol romano fin dall'alto gridare è inumano e le furie con strida d'affanno poi ripigliano è un mostro tiranno la sua colpa, l'indegna sua sorte la sua morte su gli occhi ci sta. E voi pur suoi secreti pensieri voi gli dite, voi perfido onori lascia il regno e 'l suo sangue versato Roma, il fato, gli dei placherà. |
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Fonti : | ||
n. 11 aria; atto.scena : 2.02; p. 40 Catone: E. Uttini L. Vinci (comp.), P. Metastasio (lib.) Catone in Utica Lucca, Francesco Marescandoli, [1730] carn. 1730 Livorno, Teatro San Sebastiano |