Compara Arie | ||
carn. 1735 Firenze
Anonimo (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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T'intendo, mio core, ti sento morir. Che duolo, che pena, qual fiero martir! Il trono, l'amore... Più strano dolore può darsi del mio. E misera, oh dio, m'è forza tacer. Fra tanti tormenti son fuor di me stessa, è l'anima oppressa da un crudo dover. |
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varianti estensive T'intendo; qual pena? B. Galuppi (comp.), Tamiri** 17/11/1734, Venezia |
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Fonti : | ||
n. 06 aria; atto.scena : 1.07; p. 20 Onoria: L. Bassi Anonimo (comp.), P. Metastasio (lib.) Ezio Firenze, Anton Maria Albizzini, per Cosimo Maria Pieri, [1735] carn. 1735 Firenze, Teatro degli Accademici Immobili di Via della Pergola |