Compara Arie | ||
09/01/1712 Venezia
[C.F. Pollarolo] (comp.) [A. Piovene] (lib.) |
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D'amarlo poi, dopo tanto livor non sa come promettersi questo mio cor. Perché fra noi amar è assai difficile chi un dì s'odiò. Sia quanto vuol amabile cotesto vincitor; mi doni ferma e stabile e pace e libertà, amarlo non potrà chi eterna ed implacabile nemica si giurò. |
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Fonti : | ||
n. 35 aria; atto.scena : 5.07; p. 75 Erifille: D.M. Scarabelli [C.F. Pollarolo] (comp.), [A. Piovene] (lib.) Publio Cornelio Scipione** Venezia, Marino Rossetti, [1712] 09/01/1712 Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo n. 41 aria; atto.scena : 5.07; p. 91 Erifille: D. Tollini [C.F. Pollarolo] (comp.), [A. Piovene] (lib.) Publio Cornelio Scipione Roma, Bernabò, 1713 11/02/1713 Roma, Teatro Capranica |