Compara Arie | ||
02/1720 Roma
F. Gasparini (comp.) A. Zeno (lib.) |
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Voglio che sia l'indegno vittima del suo sdegno e poi... Ah penso, oh dio, ch'egli è dell'idol mio l'amato genitor. Tu brami o cielo ingrato di rendermi spietato a' danni del crudel ma di virtù fedel non mel permette amor. |
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Fonti : | ||
n. 33 aria; atto.scena : 3.08; p. 59 Faramondo: A. Pasi F. Gasparini (comp.), A. Zeno (lib.) Il Faramondo* Roma, Bernabò, 1720 02/1720 Roma, Teatro Alibert |