Compara Arie | ||
28/08/1730 Milano
J.A. Hasse (comp.) A. Salvi (lib.) |
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Padre... Non v'è perdono. Sposo... Vile non sono. Pietà... Pera l'ingrato Pietà... Vivi al tuo fato. Ah, che in dolor sì rio vivere non poss'io. Rimira in quelle lagrime, empio, la tua viltà. Con la tua stella esanime l'orgoglio tuo cadrà. Padre, sposo, pietà. Vano è sperar pietà. Ahi, solo al tuo dolore la bella mia costanza resistere non sa. Se il grave tuo furore mi toglie ogni speranza quest'alma ancor morrà. Dal giusto mio rigore l'insana tua baldanza svenata oggi cadrà. Empio. Crudele. Indegno. In me l'ingiusto sdegno In te il mio giusto sdegno saziato oggi sarà. |
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Fonti : | ||
n. 19 terzetto; atto.scena : 2.15; p. 34 Tusnelda: F. Bordoni Hasse Segeste: G.B. Pinacci Arminio: G. Carestini J.A. Hasse (comp.), A. Salvi (lib.) Arminio* Milano, Giusepe Richino Malatesta, 1730 28/08/1730 Milano, Regio Ducal Teatro |