Compara Arie | ||
01/1725 Firenze
Anonimo (comp.) A. Salvi (lib.) |
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Me non vedrai qual timido nocchiero il legno abbandonar in mezzo all'onde; e non pensar ch'altronde possa sperar pietà. Bensì dirai che il fervido mio core in mezzo a rio furore non più procella attende ma solo calma avrà. |
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Fonti : | ||
n. 27 aria; atto.scena : 3.02; p. 48 Edvige: M. Staggi Anonimo (comp.), A. Salvi (lib.) L' amor costante* Firenze, Stamperia di S.A. Reale, ad istanza di Vettorio Borghesi e Melchiorre Alberighi, 1725 01/1725 Firenze, Teatro del Cocomero |