Compara Arie | ||
carn. 1703 Firenze
[G.A.V. Aldrovandini ?] (comp.) F. Silvani (lib.) |
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Altre volte stetti anch'io come gli altri giovanotti mille giorni e mille notti esclamando, o cieli, o dio. Mi veniva poi l'inedia cominciavo a sbavigliar, promettevo, minacciavo, e piangevo e sospiravo, era proprio una commedia il vedermi innamorar. |
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Fonti : | ||
n. 26 aria; atto.scena : 2.08; p. 40 Rullo: S. Coralli [G.A.V. Aldrovandini] (comp.), F. Silvani (lib.) La fortezza al cimento Firenze, Vincenzio Vangelisti, 1702 carn. 1703 Firenze, [Teatro del Cocomero] |