Compara Arie | ||
04/01/1735 Venezia
F. Araia (comp.) [A. Zeno] (lib.) |
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Io ti lascio e forse, oh dio, de' miei giorni il punto estremo idol mio questo sarà. Tu mi lasci e forse, oh dio, de' miei giorni il punto estremo idol mio questo sarà. Vivi o cara amata sposa, ti sovvenga poi di me. Viver caro amato sposo non potrò senza di te. Vado a morte; fiera sorte; né mai più ti rivedrò. Se morrò tu vivi almeno nel tuo seno anch'io vivrò. Se morrai dolce ben mio teco anch'io morir saprò. |
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varianti estensive aggiunti alcuni versi Io ti lascio e forse, oh dio [Anonimo ?] (comp.), Alba soggiogata da' Romani carn. 1727, Macerata |
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Fonti : | ||
n. 13 duetto; atto.scena : 2.05; p. 34 Vologeso: C.A. Castori Berenice: A. Negri Tomi F. Araia (comp.), [A. Zeno] (lib.) Lucio Vero* Venezia, Marino Rossetti, [1735] 04/01/1735 Venezia, Teatro Sant'Angelo |