Compara Arie | ||
18/11/1719 Venezia
A. Pollarolo (comp.) [P.M. Suarez] (lib.) |
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Se innocente pastorella che riposa in valle ombrosa ad un faggio abbandonata, angue rabbia e spietata con suoi morsi osi ferir. Già non sente il forte duolo né il periglio e pensa solo come meglio a vendicarsi la crudel debba assalir. |
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Fonti : | ||
n. 32 aria; atto.scena : 5.01; p. 65 Testore: A. Zanoni A. Pollarolo (comp.), [P.M. Suarez] (lib.) Leucippo e Teonoe** Venezia, Marino Rossetti, 1719 18/11/1719 Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo |