Compara Arie | ||
26/12/1737 Milano
G.F.M. Marchi (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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Sì, t'inganni empio tiranno se sperar da questo core osi amore; oh dèi che affanno. Fuggi, barbaro, da me. Ahimè che pena è questa. Cosa a sperar mi resta? Mio bene dove sei lungi dagli occhi miei? Perfido senza fé. |
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Fonti : | ||
n. 14 aria; atto.scena : 2.06; p. 29 Vitellia: M. Marini G.F.M. Marchi (comp.), P. Metastasio (lib.) La clemenza di Tito* Milano, Giuseppe Richino Malatesta, 1738 26/12/1737 Milano, Regio Ducal Teatro |