Compara Arie | ||
26/12/1774 Milano
F. Alessandri (comp.) G. De Gamerra (lib.) |
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Adorata mia speranza perché mai t'arresti ancora? Questo cor, che sì t'adora deh ritorna a consolar. Oh me infelice! Invano ti ricerco, ti chiamo. Io stessa, io stessa rintracciarti saprò. Saprò morire, non lasciar di vederti. Ogni periglio ogni fiera minaccia disprezzerò per te. Per te animosa espor saprò senz'ombra di timore a cento colpi, a mille spade il core. Che tentate?... Alme spietate?... Fuggirò… Voi m'arrestate?... Inumani… Empi… Vogl'io riveder l'amato bene… Rintracciar l'idolo mio… Ah squarciatemi le vene, trucidate questo petto, terminate il mio martir. |
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Fonti : | ||
n. 13 aria; atto.scena : 2.08; p. 34 Selene: E. Teüber F. Alessandri (comp.), G. De Gamerra (lib.) Medonte re d'Epiro** Milano, Govanni Montani, [1775] 26/12/1774 Milano, Regio Ducal Teatro |