Compara Arie | ||
26/12/1774 Milano
F. Alessandri (comp.) G. De Gamerra (lib.) |
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Fra le tue smanie atroci, al suon di tue catene vicino al caro bene lieto respira il cor. Odo le tue minacce, comprendo il tuo furore, ma più tranquillo amore dolce consola il cor. Perfido, ah sì per poco tu insulti al furor mio; barbara, ancor poss'io trafiggerti quel cor. Dammi la destra in segno di mia felicità. Prendi il più dolce pegno d'amore, e fedeltà. La gelosia, lo sdegno già delirar mi fa. Vanne alle tue ritorte. Non trema un'alma forte, se non della viltà. Empio… Tiranno… Indegni… Fremi… Delira… Oh pena! L'alma straziar mi sento, ma paventar non sa. Tu non mi fai spavento. Mi desti sol pietà. |
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Fonti : | ||
n. 20 terzetto; atto.scena : 2.13; p. 46 Arsace: G. Pacchiarotti Selene: E. Teüber Medonte: G. Ansani F. Alessandri (comp.), G. De Gamerra (lib.) Medonte re d'Epiro** Milano, Govanni Montani, [1775] 26/12/1774 Milano, Regio Ducal Teatro |