Compara Arie | ||
12/11/1736 Venezia
B. Galuppi (comp.) B. Vitturi (lib.) |
||
Non v'è del mio più fier dolore. Mi manca, oh dio, Nel seno il core. In tale estremo, figlia, costanza. Ancora io temo non ho speranza. Lascia l'affanno né paventar. Dove trovar potrò riposo? Perdo lo sposo ahi che tormento! Morir mi sento, che crudeltà. Soffrir conviene forse chi sa. Perfido. - Ingrata. Superba. - Audace. Pena spietata. Non ho più pace. Non v'è per noi Non v'è per voi no, no pietà. A vostro danno empia, tiranno l'ira del cielo sì s'armerà. |
||
--- |
||
Fonti : | ||
n. 11 quintetto; atto.scena : 2.05; p. 27 Ergilda: M.M. Gerardini Gandarte: D. Tasselli Segeste: C. Grandi Dantea: C. Gripaldi Isdegarde: G. Zagini B. Galuppi (comp.), B. Vitturi (lib.) Ergilda** Venezia, Marino Rossetti, 1736 12/11/1736 Venezia, Teatro Sant'Angelo |