Compara Arie | ||
21/11/1739 Venezia
Rinaldo di Capua (comp.) C. Goldoni (lib.) |
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Infelice e sventurata non son'io; se posso ancora far tremar chi m'ha oltraggiata, se mi posso vendicar. Vive sė, vive quel figlio, che t'affanna ed addolora vive, e in esso il tuo periglio dovrai sempre paventar. |
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Fonti : | ||
n. 07 aria; atto.scena : 1.11; p. 21 Tamiri: G. Gallo Rinaldo di Capua (comp.), C. Goldoni (lib.), A.M. Lucchini (testo da) Farnace* Venezia, Marino Rossetti, 1739 21/11/1739 Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo |