Compara Arie | ||
carn. 1740 Milano
L. Leo (comp.) A. Zeno (lib.) |
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Cara, pur mia tu sei costante è la tua fé. Caro, gli affetti miei ognor serbai per te. Perdona l'error mio se infida io ti credei. Senza di te ben mio, vivere non potrei. Perché tacer, perché? Perché temer, perché? Che pena, oh dio, che affanno, che fiera crudeltà. Dite bell'alme amanti, se v'è piacer più grato se fra sì cari istanti gioia maggior si dà. |
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Fonti : | ||
n. 26 duetto; atto.scena : 3.06; p. 46 Luceio: F. Salimbeni Anagilda: C. Visconti L. Leo (comp.), A. Zeno (lib.) Scipione nelle Spagne* Milano, Giuseppe Richino Malatesta, 1740 carn. 1740 Milano, Regio Ducal Teatro |