Compara Arie | ||
23/01/1742 Roma
G. Sellitto (comp.) A.M. Lucchini (lib.) |
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Nel mio periglio estremo l'alma nel sen mi palpita; penso al mio figlio e tremo, veggo lo sposo esanime; ah mi uccidesse almeno l'eccesso del dolor! Se alla crudel mia sorte non bastan le mie lagrime, pietosi dei, la morte perché ritarda ancor? |
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Fonti : | ||
n. 23 aria; atto.scena : 3.06; p. 54 Tamiri: G. Manzoli G. Arena (comp.), G. Sellitto (comp.), A.M. Lucchini (lib.) Farnace* Roma, Antonio de' Rossi, [1742] 23/01/1742 Roma, Teatro Capranica |