Compara Arie | ||
28/01/1747 Venezia
G.B. Pescetti (comp.) P. Metastasio (lib.) |
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Io so che questo core troppo con te fu altero; torbido nell'amore, facile nello sdegno. Oh quanto il mio fallir, quanto m'affanna. Ti chiedo umil perdono. Tu vedi il mio rossor. Questo pietoso dono sento che dice a me che l'alma tua signor non è tiranna. |
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Fonti : | ||
n. 19 aria; atto.scena : 3.06; p. 44 Ezio: G. Conti G.B. Pescetti (comp.) Ezio* [Venezia], [s.n.], [1747] 28/01/1747 Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo |