Compara Arie | ||
25/01/1744 Torino
A. Bernasconi (comp.) N. Coluzzi (lib.) |
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In mar di tanti affanni il core abbandonato degli astri suoi tiranni d'un troppo acerbo fato sente la crudeltà. Barbaro destin rio, affretta il morir mio; e posa e figlio prendi, ma a questo cielo rendi la cara libertà. |
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Fonti : | ||
n. 26 aria; atto.scena : 3.09; p. 56 Arminio: G. Conti A. Bernasconi (comp.), N. Coluzzi (lib.) Germanico* Torino, Pietro Giuseppe Zappata e filiuolo, [1744] 25/01/1744 Torino, Teatro Regio |