Compara Arie | ||
08/01/1746 Roma
G. Cocchi (comp.) A. Piovene (lib.) |
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Così insultarmi, o perfido? Fuggi dagli occhi miei. Fremi, pur fremi, indegno; del tuo feroce sdegno il mio piacer farò. Così tradirmi o barbara! Vanne, che un'empia sei. Perfin ch'io viva, indegno, paventa a questo segno: il tuo terror sarò. Amico e tu pur sai come l'amai fedel. Placati, e i dolci moti seconda del tuo cor. Ti pentirai superbo, ti pentirai crudel. Dov'è, dov'è la morte? Termina la mia sorte. Non temo il tuo furor. Piacciati ancor sospendere la giusta crudeltà. No, già ruina il fulmine, per voi non v'è pietà. |
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Fonti : | ||
n. 17 quartetto; atto.scena : 2.13; p. 42 Tamerlano: G. Bracceschi Bajazette: F. Laschi Asteria: L. Gherardi Andronico: G. Tedeschi G. Cocchi (comp.), A. Piovene (lib.) Bajazet* Roma, Bernabò e Lazzarini, si vendono da Fausto Amidei, 1746 08/01/1746 Roma, Teatro delle Dame |