Compara Arie | ||
02/01/1747 Roma
B. Galuppi (comp.) F. Silvani (lib.) D. Lalli (lib.) |
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Vuoi ch'io soffra? Vuoi ch'io taccia? Cara madre ubbidirò. Ma non odi il genitore che sdegnato mi rinfaccia il tuo cenno, il mio timore? Ombra cara, ah non sdegnarti, la tua sposa vuol così. Ecco il ferro, il sangue addita, e la barbara ferita che a te innante lo versò. Ombra cara di placarti non è giunto ancora il dì. |
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Fonti : | ||
n. 06 aria; atto.scena : 1.07; p. 24 Evergete: G.B. Andreoni B. Galuppi (comp.), F. Silvani (lib.), D. Lalli (lib.) Evergete* Roma, Generoso Salomone, 1747 02/01/1747 Roma, Teatro Capranica |