Compara Arie | ||
26/12/1748 Firenze
G.B. Pescetti (comp.) [A. Salvi] (lib.) |
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Più non chiamo ingiusto amore, mi son dolci le sue pene se già fa per questo core qualche speme balenar. Ma però seco ne viene il timor che alla speranza non promette una costanza che lo giunga a lusingar. |
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Fonti : | ||
n. 03 aria; atto.scena : 1.05; p. 12 Varo: P. Venturini G.B. Pescetti (comp.), [A. Salvi] (lib.) Arminio* Firenze, si vende alla stamperia di Cosimo Maria Pieri, [1749] 26/12/1748 Firenze, Teatro della Pergola |