Compara Arie | ||
ded. 26/01/1665 Venezia
[F. Cavalli] (comp.) N. Minato (lib.) |
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Se di Marte sdegnoso Roma il furor combatte, l'impeto de' nemici amor abbatte. Amor, quel cieco dio, ch'ancor non trionfò del petto mio. Batti pur ignudo amore, ali tenere e vezzose, per entrar in questo core. Ogni dardo scocchi invano, che ferite non vuol il cor, ch'è sano. Tenta pur di circondarmi tra l'insidie d'un bel crine, ch'io non voglio imprigionarmi, fuggo i lacci d'un bel volto, che catene non vuol il cor, ch'è sciolto. |
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Fonti : | ||
n. 63 aria; atto.scena : 3.18; p. 71 Melvio [F. Cavalli] (comp.), N. Minato (lib.) Muzio Scevola Venezia, Giuliani, 1665 ded. 26/01/1665 Venezia, Teatro San Salvatore n. 63 aria; atto.scena : 3.18; p. 89 Melvio [F. Cavalli] (comp.), N. Minato (lib.) Muzio Scevola** Venezia, per il Giuliani, 1665 ded. 26/01/1665 Venezia, Teatro San Salvatore n. 63 aria; atto.scena : 3.18; p. 103 Melvio [F. Cavalli] (comp.), N. Minato (lib.) Muzio Scevola Bologna, erede del Benacci, 1665 [dopo gen.] 1665 Bologna, |