Compara Arie | ||
ded. 24/01/1681 Firenze
A. Melani (comp.) L. Adimari (lib.) O. Ximenes d'Aragona (lib.) |
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Dall'arco d'amore si guardi chi può. Quel cuor che per poco scherzò col suo foco ben tosto brugiando penando spirò. Dall'arco d'amore si guardi chi può. Lo stral di Cupido quai piaghe non fa chi teme l'impero del barbaro arciero non miri un bel volto che sciolto vivrà. Lo stral di Cupido quai piaghe non fa. |
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Fonti : | ||
n. 34 aria; atto.scena : 2.14; p. 41 Ottavio A. Melani (comp.), L. Adimari (lib.), O. Ximenes d'Aragona (lib.) Il carceriere di se medesimo** Firenze, Vincenzo Vangelisti, [1681] ded. 24/01/1681 Firenze, Accademia degl'Infuocati n. 37 aria; atto.scena : 2.14; p. 60 Ottavio: G. Buzzoleni A. Melani (comp.), L. Adimari (lib.), O. Ximenes d'Aragona (lib.) La calma fra le tempeste, overo Il prencipe Roberto fra le sciagure felice Reggio, Vedrotti, 1684 28/04/1684 Reggio Emilia, Teatro della Communità |