Compara Arie | ||
ded. 24/01/1681 Firenze
A. Melani (comp.) L. Adimari (lib.) O. Ximenes d'Aragona (lib.) |
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Non presuma aver vittoria chi s'oppone al dio d'amor. Due begli occhi che risplendono son due soli che pretendono saettar lampi d'ardor; ogni sguardo alfin si gloria di voler ferito un cor. Non presuma aver vittoria chi s'oppone al dio d'amor. Tema pur le sue perfidie chi nemico amore avrà; chiome d'or che al ciel s'aggirano son catene che sospirano di legar chi sciolto va; mille nodi e mille insidie tesse all'alme la beltà. Tema pur le sue perfidie chi nemico amore avrà. |
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Fonti : | ||
n. 44 aria; atto.scena : 3.07; p. 54 Flora A. Melani (comp.), L. Adimari (lib.), O. Ximenes d'Aragona (lib.) Il carceriere di se medesimo** Firenze, Vincenzo Vangelisti, [1681] ded. 24/01/1681 Firenze, Accademia degl'Infuocati |