Compara Arie | ||
ded. 24/01/1681 Firenze
A. Melani (comp.) L. Adimari (lib.) O. Ximenes d'Aragona (lib.) |
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Tra due lacci e due ritorte sento il cuor che geme avvinto la mia pena č un laberinto che mi guida in braccio a morte; se rallenta un nodo amore sdegno armato di furore, l'altro allor strigne pių forte. Sento il cuor che geme avvinto tra due lacci e due ritorte. |
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Fonti : | ||
n. 57 aria; atto.scena : 3.19; p. 67 Re A. Melani (comp.), L. Adimari (lib.), O. Ximenes d'Aragona (lib.) Il carceriere di se medesimo** Firenze, Vincenzo Vangelisti, [1681] ded. 24/01/1681 Firenze, Accademia degl'Infuocati |