Compara Arie | ||
09/07/1695 Firenze
[A. Melani ?] (comp.) |
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Chi non piange alla mia sorte non ha cuor, non ha pietà. Chi non sa che cosa è morte dal mio duol l'apprenderà; nel mar fremente umil m'aggiro né mai splendente Polluce miro. Allor ch'in porto lieta passeggio tradito e assorto mio cor io veggio. |
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Fonti : | ||
n. 32 duetto; atto.scena : 1.21; p. 26 Tisbina Leodilla [A. Melani ?] (comp.), D. Tornaquinci (lib.) Il conte d'Altamura, ovvero Il vecchio geloso* Firenze, ad instanza di Bernardo Rontini libraro, 1695 09/07/1695 Firenze, Casino da S. Marco n. 32 duetto; atto.scena : 1.21; p. 27 Tisbina: V. Costa Leodilla: A. Marchesini [A. Melani ?] (comp.), D. Tornaquinci (lib.) Il conte d'Altamura, ovvero Il vecchio geloso Siena, Fantini e Gatti, [1702] 30/08/1702 Siena, Palazzo Pubblico |