Compara Arie | ||
1703 Casale Monferrato
Anonimo (comp.) [G. Galuppi ?] (lib.) |
||
Sdegno ch'è tutto foco struggendo il sen mi va. Un guardo, un labro, un seno, benché di gel ripieno incenerir mi fa; ma il cor sì vasto ardor di ferità d'amor si prende a gioco e l'alma a poco a poco in mezzo al suo dolor brilla contenta; che speme allettatrice al cor mi parla e dice in gaudio ed in gioir si cangerà il martir che ti tormenta. |
||
--- |
||
Fonti : | ||
n. 16 aria; atto.scena : 1.18; p. 31 Ortano: E. Croce Anonimo (comp.), [G. Galuppi ?] (lib.) La Statira** Milano, Carlo Giuseppe Quinto, 1703 1703 Casale Monferrato, Teatro Nuovo |