Compara Arie | ||
02/01/1693 Roma
C. Campelli (comp.) G. Gigli (lib.) |
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Mirra, ahime tutto l'inferno gelosia m'accende in petto. Né pur fidi il tuo diletto moribondo al sen materno? Ch'io gliel fidi? Amica no; che se l'empia un dì avvampò con ardore al ciel rubello per l'istesso genitor. Per il figlio ch'è più bello proverà fiamma maggior. Ma di sasso è il bel garzone e dall'arte ha sua beltà. Questa a punto è la cagione onde a lei più bel parrà; che dall'arte Adon formato dalla virtù non dalla colpa è nato. |
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Fonti : | ||
n. 04 duetto; atto.scena : 1.02; p. 11 Lucrine Albarosa P. Franchi (comp.), G. Gigli (lib.) Amore fra gl'impossibili** Roma, Gio. Giacomo Komarek, 1693 02/01/1693 Roma, Teatro duchessa di Zagarolo n. 03 duetto; atto.scena : 1.02; p. 11 Lucrine: F.M. Sarti Albarosa: M. Salicola P. Franchi (comp.), G. Gigli (lib.) Amore fra gl'impossibili Modona, Soliani, 1697 est. 1697 Modena, Teatro di Corte |