Compara Arie | ||
26/12/1753 Firenze
Anonimo (comp.) [A. Zeno] (lib.) |
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Sposo, se m'ami ancora lascia ch'io teco mora, e lieto il cor sarà. Vivi, mio bene amato voglio sol io del fato soffrir la crudeltà. Taci. - Mio ben t'arresta. Senti. - Che pena è questa! Oh dio, morir mi sento, ah che nel fier tormento mi si divide il cor. In così aversa sorte non è, non è la morte l'affanno mio maggior. |
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varianti estensive Tergi quel caro ciglio, / prendi l'estremo addio D. Perez (comp.), Il Farnace 05/01/1752, Roma |
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Fonti : | ||
n. 19 duetto; atto.scena : 2.18; p. 46 Berenice: C. Spagnoli Vologeso: G. Cimino Anonimo (comp.), [A. Zeno] (lib.) Vologeso, re de' Parti Firenze, si vende da Cosimo Maria Pieri, [1754] 26/12/1753 Firenze, Teatro della Pergola |