Compara Arie | ||
carn. 1751 Roma
D. Terradellas (comp.) P. Pariati (lib.) |
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Empio minacci invano, non temo il tuo furor, tu non avrai la mano, tu non avrai il mio cor. Dimmi pur inumano e dimmi traditor, pietà mi chiederai ma non l'avrai allor. Tu m'abbandoni ingrato, in questo mio dolor. Cara, (che pena!) Il fato mi chiama e mi condanna la sorte mia tiranna dividde il nostro amor. Ah resta ... Vada quell'empio a morte Ah no, che sia la sorte! Cieli, che mai farò! Deh non partir ben mio. Lascia ch'io parta, addio! Sento che nel lasciarti mi si divide il cor. Anime indegne infide saprò punirvi ancor. Tu m'oltraggiasti assai, perfida donna ingrata, ma ti farò pentir. Lasciate amati rai quest'alma tormentata in preda al suo martir. Dove si vide mai di me più sventurata! Mi sento oh dio morir! Deh resta. Parti indegno. Che pena! Oh dio ! Che sdegno! Il rigor vostro, oh dei, non si può soffrir. Perfidi, ingrati e rei, io vi saprò punir. |
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varianti locali Empio minacci invano D. Terradellas (comp.), Didone* 17/01/1750, Torino |
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Fonti : | ||
n. 20 terzetto; atto.scena : 3.08; p. 58 Artenice: G. Belli Amasi: G.P. Basteris Sesostri: C. Venturini D. Terradellas (comp.), P. Pariati (lib.) Sesostri, re d'Egitto* Roma, Fausto Amidei, [1751] carn. 1751 Roma, Teatro delle Dame |