Compara Arie | ||
07/01/1753 Roma
A. Aurisicchio (comp.) A. Salvi (lib.) |
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Perché così ti piace crudel di tormentarmi; perché così lasciarmi vittima abandonata. Cieli, chi vide mai di me più sventurata, mostro peggior di te. Ma mi querelo invano che l'empio si confonde m'ascolta e non risponde finge stupor con me. |
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Fonti : | ||
n. 20 aria; atto.scena : 3.12; p. 62 Andromaca: G. Belardi A. Aurisicchio (comp.), A.G. Pampani (comp.), A. Salvi (lib.) Andromaca* Roma, Fausto Amidei, [1753] 07/01/1753 Roma, Teatro Argentina |