Aria

Incipit  :  Di' ch'io mora, e vanne al trono
Forma :  duetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Arsace, uno de' grandi e capitani del regno, amante di Statira
Statira, figliuola di Artaserse già re della Persia, destinata sposa ad Arsace
Autori :  [F. Gasparini] (comp.)
[A. Zeno] (lib.)
[P. Pariati] (lib.)
Data e Luogo :  03/02/1706 - Venezia
Testo :  Di' ch'io mora, e vanne al trono:
ti perdono
questa cara crudeltà.

Io voler che Arsace mora?
Chi ti adora,
te 'l dimanda per pietà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Statira**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  [Francesco Gasparini] (comp.)
[Apostolo Zeno] (lib.)
[Pietro Pariati] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Francesco Gasparini, Statira
Venezia, Marino Rossetti, 1705 [M.V. = 1706]
Posizione :  n. 43 - atto.scena: 3.16 / pos. B; p. 59
Rappresentazione :  03/02/1706 - Venezia, Teatro San Cassiano : prima assoluta
Interprete :  [non indicato] (Arsace)
[non indicato] (Statira)

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