Sento voce del popol romano fin dall'alto gridare inumano e le furie con strida d'affanno poi ripigliano è un mostro tiranno la sua colpa, l'indegna sua sorte la sua morte sugli occhi ci sta.
E voi pur suoi segreti pensieri voi gli dite va perfido e mori lascia il regno e il tuo sangue versato Roma e il fato gli dei placherà.
Note: :
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Relazione :
varianti locali Sento voce del popol romano
Vinci L. (comp.), Metastasio P. (lib.) in:
Catone in Utica - Livorno, carn. 1730