Incipit : |
Pastorelle cui vago sembiante |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
10 |
Personaggio : |
Nerina, ninfa del Lazio, figlia d'Ergesto Elpino, pastorello del seguito di Nerina
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Autori : |
Anonimo (comp.) E. Bissari (lib.)
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Data e Luogo : |
fiera mag. 1710 - Vicenza
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Testo : |
Pastorelle cui vago sembiante sveglia in seno gradito l'ardor di ridir insegnate a le piante l'alte glorie del nume d'amor.
Poi cantando il piacer che provate fatte pur che felice risponda l'augellino, il ruscello, la sponda quanto sia cosa dolce ad un cor, le dolcezze provare d'amor.
Ben ha il core di duro diaspro chi non sente d'amor la facella quando sin l'aspe rigido ed aspro va dicendo in sua muta favella quanto sia cosa dolce ad un cor le dolcezze provare d'amor. ...
Che non senta d'amor la facella e non dica in sua muta favella .............
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
La Silvia**
dramma pastorale
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Autori dell'opera : |
Anonimo (comp.) Enrico Bissari (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione assoluta Anonimo, La Silvia
Vicenza, Tomaso Lavezari, 1710
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Posizione : |
n. 08 - atto.scena: 1.08 / pos. B1; p. 18
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Rappresentazione : |
fiera mag. 1710 - Vicenza, Teatro Novo di Piazza : prima assoluta
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Interprete : |
Diamante Maria Scarabelli (Nerina) Matteo Berselli (Elpino)
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