Incipit : |
Pastorelle cui vago sembiante |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
10 |
Personaggio : |
Nerina, ninfa del Lazio, figlia d'Ergesto Elpina, pastorello del seguito di Nerina
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Autori : |
Anonimo (comp.) E. Bissari (lib.)
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Data e Luogo : |
aut. 1713 - Firenze
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Testo : |
Pastorelle cui vago sembiante sveglia in seno gradito l'ardor di ridir insegnate a le piante l'alte glorie del nume d'amor.
Poi cantando il piacer che provate fatte pur che felice risponda l'augellino, il ruscello, la sponda quanto sia cosa dolce ad un cor, le dolcezze provare d'amor.
Ben ha il core di duro diaspro chi non sente d'amor la facella quando sin l'aspe rigido ed aspro va dicendo in sua muta favella quanto sia cosa dolce ad un cor le dolcezze provare d'amor. ...
Che non senta d'amor la facella e non dica in sua muta favella .............
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
La Silvia
dramma pastorale per musica
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Autori dell'opera : |
Anonimo (comp.) Enrico Bissari (lib.)
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Fonte : |
libretto Anonimo, La Silvia
Firenze, Jacopo Guiducci e Santi Franchi, 1713
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Posizione : |
n. 08 - atto.scena: 1.08 / pos. B1; p. 14
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Rappresentazione : |
aut. 1713 - Firenze, Teatro del Cocomero
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Interprete : |
Maria Barbara Rosnì (Nerina) Ortensia Beverini, detta la Lucertolina (Elpina)
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