Berenice, regina di Cappadocia, madre di Tamiri Pompeo, proconsole romano nell'Asia Tamiri, regina sua sposa Farnace, re di Ponto
Autori :
L. Vinci (comp.) A.M. Lucchini (lib.)
Data e Luogo :
08/01/1724 - Roma
Testo :
Io crudel? Giusto rigore ti condanna, o traditore. Non sei degno di mercé. Madre, duce, oh dio, perché così barbara sentenza? È viltà chieder clemenza. Tanto fasto? Tant'orgoglio? Morte attendi. E morte io voglio. Madre, sposo, oh dio, pietà. Non è tempo di pietà. Io non chiedo a voi pietà.
La costanza, e la fortezza Il rigore, e la fierezza del tuo cor de la mia sorte la tua morte abbatterà. la mia morte appagherà.