Aria

Incipit  :  Pace, pace, ché lo sdegno
Forma :  aria
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Luceio, principe de' Celtiberi, amante di Anagilda
Autori :  [C.F. Pollarolo] (comp.)
[A. Piovene] (lib.)
Data e Luogo :  09/01/1712 - Venezia
Testo :  Pace, pace, ché lo sdegno
delle belle affetto indegno
mai non vive lunga età.

Perché sia solo ricetto
d'un soave e molle affetto
nacque al mondo la beltà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Publio Cornelio Scipione**  
dramma per musica
Autori dell'opera :  [Carlo Francesco Pollarolo] (comp.)
[Agostino Piovene] (lib.)
Fonte :  libretto: prima edizione assoluta
Carlo Francesco Pollarolo, Publio Cornelio Scipione
Venezia, Marino Rossetti, [1712]
Posizione :  n. 34 - atto.scena: 5.06 / pos. C; p. 75
Rappresentazione :  09/01/1712 - Venezia, Teatro Grimani di S. Gio. Grisostomo : prima assoluta
Interprete :  Margherita Durastanti (Luceio)

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