Incipit : |
Scopre un cor che tutto è fede |
Forma : |
aria |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Metilde, figlia di Engelberta, ma d'altro marito
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Autori : |
Anonimo (comp.) A. Zeno (lib.) P. Pariati (lib.)
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Data e Luogo : |
[maggio?] 1709 - Bologna
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Testo : |
Scopre un cor che tutto è fede e poi vuol ch'io non l'adori? Questa è troppa crudeltà.
Nel mirar sì dolci ardori più desio di dar mercede a sì rara fedeltà.
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Note: : |
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Relazione :
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ripresa
Scopre un cor che tutto è fede
Orefice A. (comp.), Zeno A. (lib.), Pariati P. (lib.) in:
L' Engelberta, o sia La forza dell'innocenza - Napoli, 04/11/1709
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Titolo dell'opera : |
Engelberta, o sia La forza dell'innocenza*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
AA. VV. (comp.) Apostolo Zeno (lib.) Pietro Pariati (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione AA. VV., Engelberta, o sia La forza dell'innocenza
Bologna, Costantino Pisarri, [1709]
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Posizione : |
n. 15 - atto.scena: 2.07 / pos. C; p. 36
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Rappresentazione : |
[maggio?] 1709 - Bologna, Teatro Malvezzi : prima assoluta
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Interprete : |
Diamante Maria Scarabelli (Metilde)
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