Arminio, principe de Cauci, e de Cherusci Tusnelda, sua sposa, e figlia di Ramise, sorella d'Arminio Sigismondo, figlio di Segeste amante di
Autori :
C.F. Pollarolo (comp.) [A. Salvi] (lib.)
Data e Luogo :
20/11/1722 - Venezia
Testo :
A capir tante dolcezze troppo angusto è questo cor. Dal mio seno è già sparita la memoria dei martir. Dall'occaso di mia vita spuntò l'alba del gioir. In contenti le amarezze così cangia il dio d'amor. A capir tante dolcezze troppo angusto è questo cor.
Note: :
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Relazione :
ripresa A capir tante dolcezze
Scarlatti A. (comp.), Salvi A. (lib.) in:
Arminio - Pratolino (Firenze), 27/09/1703