Incipit : |
Padre... Non v'è perdono |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Tusnelda, sua sposa, figlia di Segeste Segeste, principe de' Catti, ausiliario di Varo Arminio, principe de' Cauci, e de' Cherusci
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Autori : |
J.A. Hasse (comp.) A. Salvi (lib.)
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Data e Luogo : |
28/08/1730 - Milano
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Testo : |
Padre... Non v'è perdono. Sposo... Vile non sono. Pietà... Pera l'ingrato Pietà... Vivi al tuo fato. Ah, che in dolor sì rio vivere non poss'io. Rimira in quelle lagrime, empio, la tua viltà.
Con la tua stella esanime l'orgoglio tuo cadrà. Padre, sposo, pietà. Vano è sperar pietà.
Ahi, solo al tuo dolore la bella mia costanza resistere non sa.
Se il grave tuo furore mi toglie ogni speranza quest'alma ancor morrà.
Dal giusto mio rigore l'insana tua baldanza svenata oggi cadrà.
Empio. Crudele. Indegno. In me l'ingiusto sdegno In te il mio giusto sdegno saziato oggi sarà.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Arminio*
dramma
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Autori dell'opera : |
Johann Adolf Hasse (comp.) Antonio Salvi (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Johann Adolf Hasse, Arminio

Milano, Giusepe Richino Malatesta, 1730
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Posizione : |
n. 19 - atto.scena: 2.15 / pos. C; p. 34
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Rappresentazione : |
28/08/1730 - Milano, Regio Ducal Teatro : prima assoluta
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Interprete : |
Faustina Bordoni Hasse (Tusnelda) Giovanni Battista Pinacci (Segeste) Giovanni Carestini, detto il Cusanino (Arminio)
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