Candace, vedova del morto Aprio e madre di Evergete creduto Lagide
Autori :
A.S. Fiorè (comp.) F. Silvani (lib.) D. Lalli (lib.)
Data e Luogo :
1728 - Torino
Testo :
D'un ruscello sulla sponda pastorella se riposa tace il vento e tace l'onda. Di scherzar l'aura non osa perché stanno intorno a quella dolce pace e libertà.
Quando l'alba più tranquilla poi distilla i freschi umori; apre gli occhi e nascon fiori e cacciando ognor le belve per i monti e per le selve lieta il dì passando va.
E perché solo il cor mio trovar pace, o dio, non sa.