Incipit : |
Ho da mancar di fé? |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Salonice, principessa cartaginese Lucindo, principe de' Celtiberi Publio Scipione, proconsole romano nelle Spagne
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Autori : |
L.A. Predieri (comp.) [A. Zeno] (lib.)
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Data e Luogo : |
carn. 1724 - Roma
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Testo : |
Ho da mancar di fé? Crudel, dimmi perché? Oh d..., che far poss'io se il fato vuol così. Ma poi si lagnerà e infida mi dirà chi l'alma mai rapì.
Oh d... che far poss'io, se amore vuol così.
Se così vuole il fato, oblia l'idolo amato; se così vuole amore donami il tuo bel core; d'amare io lascerò chi l'amor mio schernì. Amarti ora non può chi ti adorava un dì.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Scipione*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Luca Antonio Predieri (comp.) [Apostolo Zeno] (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Luca Antonio Predieri, Scipione
Roma, Bernabò, si vendono da Pietro Leone, 1724
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Posizione : |
n. 27 - atto.scena: 2.15 / pos. C; p. 50
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Rappresentazione : |
carn. 1724 - Roma, Teatro Alibert : prima assoluta
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Interprete : |
Carlo Broschi, detto Farinelli (Salonice) Domenico Gizzi (Lucindo) Luca Antonio Mengoni (Publio Scipione)
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