Incipit : |
Placati col mio bene |
Forma : |
terzetto |
Metro dei versi : |
7 |
Personaggio : |
Statira, figliuola di Artaserse già re della Persia, destinata sposa ad Arsace Oronte, re di Scitia Barsina, figliuola di Ciro altro re della Persia, amante in segreto di Arsace
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Autori : |
T.G. Albinoni (comp.) P. Pariati (lib.) A. Zeno (lib.)
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Data e Luogo : |
18/02/1726 - Roma
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Testo : |
Placati col mio bene. Va donna ingrata va. Salvami l'idol mio. Mi chiedi invan pietà. Che pena ria, che affanni. Tu a morte lo condanni. Deh chi mi ascolta od d... aita chi mi dà?
Dar morte a un innocente è barbaro rigore. Dar morte a un traditore. Far che un'indegno pera. No, non è crudeltà. È troppa crudeltà.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
La Statira*
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
Tomaso Giovanni Albinoni (comp.) Pietro Pariati (lib.) Apostolo Zeno (lib.)
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Fonte : |
libretto: prima edizione Tomaso Giovanni Albinoni, Statira
Roma, Rossi, [1726]
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Posizione : |
n. 33 - atto.scena: 3.13 / pos. C; p. 60
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Rappresentazione : |
18/02/1726 - Roma, Teatro Capranica : prima assoluta
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Interprete : |
Gaetano Valletta (Statira) Giovanni Francesco Costanzi (Oronte) Domenico Ricci (Barsina)
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