Aria

Incipit  :  Di' ch'io mora, e vanne al trono
Forma :  duetto
Metro dei versi :  8
Personaggio :  Arsace, uno de' grandi e capitani del regno, amante di Statira
Statira, figliuola di Artaserse già re della Persia, destinata sposa ad Arsace
Autori :  [F. Gasparini] (comp.)
[A. Zeno] (lib.)
[P. Pariati] (lib.)
Data e Luogo :  23/12/1716 - Milano
Testo :  Di' ch'io mora, e vanne al trono:
ti perdono
questa cara crudeltà.

Io voler che Arsace mora?
Chi ti adora,
te 'l dimanda per pietà.

Note: :  ---
  Relazione :  ---
Titolo dell'opera :  Statira  
dramma per musica
Autori dell'opera :  [Francesco Gasparini ?] (comp.)
Apostolo Zeno (lib.)
Pietro Pariati (lib.)
Fonte :  libretto
Francesco Gasparini, Statira
Milano, Marco Antonio Pandolfo Malatesta, [1716]
Posizione :  n. 42 - atto.scena: 3.17 / pos. B; p. 54
Rappresentazione :  23/12/1716 - Milano, Regio Ducal Teatro
Interprete :  [non indicato] (Arsace)
[non indicato] (Statira)

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