Incipit : |
O felici ispane arene |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Anagilda, figliuola di Annone capitano Cartaginese, promessa in isposa a Lucejo, e schiava dei Romani Erifille, sorella di Lucejo promessa in isposa ad Indibile, schiava de i Romani
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Autori : |
[C.F. Pollarolo] (comp.) [A. Piovene] (lib.)
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Data e Luogo : |
11/02/1713 - Roma
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Testo : |
O felici ispane arene che accoglieste il vincitor; egli è nume che a noi viene della sorte e del valor.
O beata alma pendice in cui Scipio stese il piè; non ti fé così felice ne men Espero il tuo re.
Qui deposto il fier sembiante Marte viene in seno ai fior; non si sa se Marte amante o se sia guerriero amor.
Vieni, o sposo, vieni al letto, che a tue gioie si formò. Già di rose e mirto eletto per te amor lo coronò.
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Note: : |
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Relazione :
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Titolo dell'opera : |
Publio Cornelio Scipione
dramma per musica
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Autori dell'opera : |
[Carlo Francesco Pollarolo] (comp.) Agostino Piovene (lib.)
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Fonte : |
libretto Carlo Francesco Pollarolo, Publio Cornelio Scipione

Roma, Bernabò, 1713
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Posizione : |
n. 24 - atto.scena: 3.07 / pos. A; p. 53
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Rappresentazione : |
11/02/1713 - Roma, Teatro Capranica
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Interprete : |
Francesco Natali, detto il Perugino (Anagilda) Domenico Tollini (Erifille)
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