Luceio, principe de' Celtiberi, amante d' Anagilda
Autori :
G.A. Giaì (comp.) A. Salvi (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1726 - Torino
Testo :
Usignuolo d'amore ferito se ha smarrito l'amato suo bene nol trattiene la tremula fronde, non risponde all'auretta vezzosa, non si posa ove palpita il rio.
Quando imperla l'aurora i bei fiori finché l'ombra non toglie i colori vola al monte, al piano ed al fonte e lor dice: dov'è l'idol mio?