Costantino, suo figlio Argiro, gran cancelliere dell'impero
Autori :
F. Gasparini (comp.) F. Silvani (lib.)
Data e Luogo :
carn. 1721 - Roma
Testo :
Come mai?... Di sdegno avvampo. E potrai?... Non v'č pių scampo. Son tuo figlio. Pių m'offendi. Vedi al ciglio. Invan pretendi di placare il mio furore. Ah caro genitore. Per simpatia d'amore trafitto dal dolore uccider mi vogl'io vibrando il primo colpo al seno mio.