Damira, sua favorita Rustena, sua sposa Melindo, figlio naturale di Mamud e Damira creduto figlio legitimo di Mamud e Rustena Zelim, figlio legittimo di Rustena e Mamud creduto figlio naturale di Mamud e Damira
Autori :
A. Vivaldi (comp.) [G. Palazzi] (lib.) [D. Lalli] (lib.)
Data e Luogo :
26/10/1720 - Venezia
Testo :
Anima mia, mio ben. Viscere del mio sen, tu sei mio figlio.
Cara madre quel son io quello sono, madre, oh dio. Troppo fiera crudeltà.
Sei un empio. Sei schernito. Ah crudel. Padre spietato. Donna indegna son tradito. Non t'ascolta cor ingrato ché non meriti pietà.
Note: :
---
Relazione :
riscrittura Anima del cor mio, / viscere del mio sen
Paulati A. (comp.), Silvani F. (lib.), Lalli D. (lib.) in:
I veri amici - Venezia, 26/12/1712
Antonio Vivaldi (comp.) [Giovanni Palazzi] (lib.) [Domenico Lalli] (lib.)
Fonte :
libretto: ristampa Antonio Vivaldi, La verità in cimento
Venezia, Marino Rossetti, 1720
Posizione :
n. 20 - atto.scena: 2.09 / pos. C; p. 38
Rappresentazione :
26/10/1720 - Venezia, Teatro Sant'Angelo : prima assoluta
Interprete :
Antonia Margherita Merighi (Damira) Chiara Orlandi, detta la Mantovanina (Rustena) Antonia Maria Laurenti Novelli, detta la Coralli (Melindo) Girolamo Albertini, detto Momoletto (Zelim)