Incipit : |
Io ti lascio e forse, oh dio |
Forma : |
duetto |
Metro dei versi : |
8 |
Personaggio : |
Silvio, finto Orazio, figlio del re d'Alba morto Marzia, sua [di Tullio] figlia
|
Autori : |
[Anonimo ?] (comp.) S. Stampiglia (lib.) A. Morselli (lib.)
|
Data e Luogo : |
carn. 1727 - Macerata
|
Testo : |
Io ti lascio e forse, oh dio, de' miei giorni il punto estremo idol mio questo sarà.
Tu mi lasci e quest'addio idol mio forse chi sa se mai più ti rivedrò.
Se mai più ti rivedrò. Se morrò tu vivi almeno nel tuo seno anch'io vivrò. Se morrai dolce ben mio teco anch'io morir saprò.
|
Note: : |
---
|
Relazione :
|
---
|
|
Titolo dell'opera : |
Alba soggiogata da' Romani
dramma per musica
|
Autori dell'opera : |
Anonimo (comp.) Adriano Morselli (lib.)
|
Fonte : |
libretto Anonimo, Alba soggiogata da' Romani
Macerata, erede del Pannelli, 1726
|
Posizione : |
n. 36 - atto.scena: 3.07 / pos. C; p. 47
|
Rappresentazione : |
carn. 1727 - Macerata, Teatro
|
Interprete : |
Giuliano Felli (Silvio) Geremia Del Sette (Marzia)
|
|